Ci sono verità mai rivelate che oscurano la storia, caricandola di segreti e rendendola una rete di intrighi e di misteri
L’uomo ha sempre ricercato nella storia miti, eroi o leggende in cui rispecchiarsi e trovare una risposta a verità mai rivelate. Verità che affollano la fantasia, ma talvolta anche la realtà del suo presente.
E il confronto con il passato lo ha portato a cercare di capire la sua Età. Ha cercato così di trovare quel filo conduttore che, anche nella visione Vichiana, starebbe alla base degli avvenimenti storici che hanno segnato il tempo e la memoria.
Ma, quando ci si confronta con i Templari, il fascino misterioso e la magia di questi straordinari e discutibili cavalieri prorompe impetuosa.
E il loro mistero si confonde con la realtà, con un sapere esoterico che li porta ad essere invincibili. Allora anche il ‘vero’ si colora di magia e un’aura di misticismo li avvolge nella leggenda, consacrandoli all’immortalità.
La storia
Erano i tempi delle crociate e del perenne conflitto tra due religioni dal potere monolitico: il cristianesimo e l’islamismo. Due religioni che mascheravano con uno pseudo-fideismo precisi intenti espansionistici.
L’oggetto principale della contesa era il controllo del Medio Oriente( ancora oggi terra di conflitti), importante strategicamente per la sua geo-politica. E Gerusalemme, luogo sacro per antonomasia, era il centro dell’universo cristiano, ma anche roccaforte dell’Islam.
Bisognava liberare il simbolo della cristianità: il sepolcro di Cristo e in un’avvicendarsi perenne e altalenante di vittorie e di sconfitte, questi cavalieri ( in realtà sacerdoti-guerrieri) si distinguevano per la loro ferocia in combattimento.
Ma i Templari erano anche gelosi custodi di un tesoro inestimabile, che avrebbe dato il potere assoluto a chi l’avesse posseduto: il santo Graal.
In realtà si trattava, più che di un oggetto concreto, di un sapere illuminato. Temutissimi in battaglia, erano la leggenda vivente, erano il mito.
E quando nel 1314 furono sterminati per volere di Filippo il Bello, la loro leggenda continuò a sollecitare la fantasia di tutti. Ma solo nei secoli XVII e XVIII le elité europee, sull’onda dell’illuminismo, iniziarono a nutrire un incredibile curiosità per i “segreti del Tempio”.
Il Tempio era quello del leggendario re Salomone , il terzo re d’Israele, successore e figlio del re Davide. E questi portava con sé la leggenda di essere una sorta di mago esoterico, depositario di capacità sovrannaturali e magiche. E così i cavalieri “del Tempio” non potevano che essere i suoi successori, eletti dal Re-mago per tramandare un sapere occulto, fatto di alfabeti segreti, anelli di Satana, Baffometto, codici indecifrabili.
I Templari e la Massoneria
Fu proprio il ‘700, con la sua ricerca esasperata del dominio della ragione, che vide il sorgere di una società segreta, di natura iniziatica, sulla scia dei fratelli templari: La Massoneria.
Una sorta di fratellanza segreta tra gli affiliati, considerati spiriti eletti e quindi in grado di entrare nel ‘Gota’ della conoscenza. Una società che si riappropriava di tutta la simbologia esoterica templare e che, ancora oggi, fa uso di una ritualistica secolare per sublimare il momento dell’affiliazione.
Le logge
Nel suo tortuoso e tormentato percorso storico, caratterizzato anche da scomuniche papali recenti, la massoneria ha sempre garantito ai suoi fratelli il supporto necessario.
Divisa in logge, alcune tristemente note alla storia per i loro agganci con la mafia, la massoneria preserva i suoi lati oscuri e le sue verità celate ai più.
Si parla di una fitta rete d’interessi tra servizi segreti, criminalità organizzata, Vaticano e Massoneria. Ma tutto è da provare.
Tutto è avvolto dall’oscurità dei meandri del potere. E la verità si perde e svanisce in un’eco lontana.
#IrmaSaracino