Uno scienziato afferma di essere in grado di fotografare con uno strumento, di sua invenzione,  esseri multidimensionali.

Difficile penetrare negli oscuri meandri del mistero. Difficile soprattutto acquisire certezze su ciò che travalica i limiti e i confini dell’essere. Ma l’uomo, si sa, si è sempre commisurato con una dimensione cosmica, non percettibile, ma intuibile. E, alla luce di questa premessa, nella sua indagine, lo scienziato Daniel Nemes ha cercato di dare concretezza all’ignoto.

Spagnolo di nascita, Daniel vive ormai in Colombia da anni e, nel corso di un’intervista, rilasciata al quotidiano Juarez Times ha rivelato di poter fotografare ‘esseri multidimensionali’. 

Lo strumento per una simile indagine sarebbe una macchina di sua invenzione: l’energivision. Una vera rivoluzione nel settore del #paranormale!

A suffragio delle sue affermazioni ha poi mostrato una serie di foto sulle quali compaiono creature aliene, demoni o addirittura figure dell’#aldilà.

La scienza e il paranormale

Ma di fronte a simili immagini, sulla cui autenticità qualcuno ha posto delle serie riserve, viene da chiedersi:” Può la scienza, con i suoi metodi, rendere concreto ciò che è empirico?”

Evidentemente per l’ingegnere Nemes la risposta è sì. Lo scienziato da sempre ha avuto una passione per l’Universo Multidimensionale, comunemente detto #Aldilà.

E, osservando le sue foto, pubblicate in rete, non si può restare indifferenti. Il dubbio ci assale e torna il perenne interrogativo sulla vita dopo la #morte.

La Fisica

Per i fisici le dimensioni sono in numero rilevante e l’indagine, sia pure con metodi diversi, approda al medesimo concetto di quell’idea di Dio di cartesiana memoria, che rappresenterebbe la prova di una dimensione metafisica, cosmica.

Ma le certezze sono sempre offuscate dal velo della paura. Paura di varcare quella soglia estrema, da cui nessuno fa ritorno.

Le prove

Oggi vari gruppi di ricerca, avvalendosi di strumentazioni sofisticate, cercano di indagare sul mistero della vita dopo la #morte. E le prove sembrerebbero avvalorare una tesi ormai diffusa.  L’esistenza di una dimensione,  probabilmente parallela, in cui l’energia dell’individuo ( o spirito che dir si voglia) continua a essere presente.

Numerose infatti le registrazioni di voci e gli apporti in luoghi di dolore. Ma, sempre secondo Nemes,  queste presenze sarebbero ovunque e non legate esclusivamente a morti violente.

Siamo di fronte, quindi, a un universo popolato da creature aliene e da presenze occulte?

A giudicare dalle affermazioni dello scienziato il nostro percorso di vita sarebbe dunque accompagnato perennemente da queste oscure entità.

E il male, ovviamente, sarebbe sempre pronto a ghermirci.

#IrmaSaracino