Nesyamun

Ricostruita la voce di Nesyamun, sacerdote egizio di 3000 anni fa.

No, non é fantascienza, né il set di un film Horror! Sembra incredibile, ma, in questo caso, la scienza supera ogni fantasia e si proietta in una dimensione altra, quella dell’antico #Egitto. E così Nesyamun, sacerdote del tempio di Karnak a Tebe, uomo influente dell’epoca, torna a far sentire la sua #voce.

L’impresa, compiuta da un gruppo di ricercatori dell’ Università di Londra ha dell’incredibile! Gli studiosi infatti, avvalendosi di stampanti in 3D, hanno ricostruito il tratto vocalico di Nesyamun.

Ovviamente la ricostruzione della voce non è fedele o quanto meno non ci è dato sapere, ma la timbrica sembra essere quella. Il suono è vocalico e parrebbe simile ad una e prolungata.

La notizia dell’esperimento ha, naturalmente, suscitato scalpore in tutto il mondo, ma non sono mancate le polemiche e i giudizi negativi.

La ricostruzione

La #mummia del gran sacerdote risiede ormai da tempo al Leeds City Museum ed è una delle meglio conservate nel Regno Unito. Oggetto di studi da anni, nel 2016, ad opera di David Howard, ricercatore esperto in linguistica e fonetica, é stata portata in ospedale per una TAC.

L’esito dell’accertamento è stato sorprendente. L’apparato vocale della #mummia era praticamente intatto. Grazie infatti, all’abilità degli imbalsamatori, Nesyamun conservava gran parte degli organi che usiamo per parlare.

La strada era ormai aperta per ulteriori indagini. Venne ricostruito al computer il volto del defunto e si decise di cercare di ricostruire il suono della sua #voce.

Da quel momento gli sforzi di tutti gli scienziati si concentrarono su questa meta ambita e oggi, finalmente, l’incredibile risultato.

Gli scienziati hanno realizzato una copia 3D del tratto vocalico del sacerdote compreso tra labbra e laringe, che hanno connesso a un altoparlante. Il tutto è stato collegato a un computer che ha permesso di produrre un’onda sonora elettronica, simile a quelle dei sintetizzatore, e di generare l’incredibile suono vocalico.

Una “laringe artificiale“, quindi, per il nostro Nesyamun!

Una nuova vita?

Sembrerebbe proprio di sì, stando alle antiche credenze egizie. Il viaggio nell’Aldilà infatti per gli Egizi era disseminato di ostacoli e ogni defunto era sottoposto a una serie di ‘prove’ prima di raggiungere il regno della luce.

Ma questo popolo misterioso e straordinario riteneva anche che, se si fosse pronunciato il nome del morto dopo il suo decesso, questi sarebbe ritornato in vita.

C’é da pensare, quindi, che il nostro Nesyamun, salito agli onori delle cronache, possa aggirarsi tra di noi?

#IrmaSaracino