punizione

Dilaga tra molti la visione apocalittica di questa pandemia, interpretata come una punizione divina. Troppi i peccati di questa umanità

I toni sono quelli usuali di un certo tipo di interpretazione biblica, ancorata all’immagine di un #Dio che punisce, castiga. E l’idea che questa #pandemia sia da imputare ad una punizione divina  trova riscontro specie nelle fasce  più popolari di ogni tessuto sociale.

Il quadro è quello devastante di un flagello universale a cui l’ #umanità non trova ancora rimedio e la Storia mostra tutta la sua ciclicità nel confronto con le grandi epidemie del passato. Le citazioni e i riferimenti si moltiplicano ed entra in gioco anche la classicità ( come dimenticare l’Iliade e la pestilenza inviata da Apollo)

L’uomo mostra così tutta la sua fragilità e cerca i segni tangibili di quell’ira di Dio, che lo punisce e lo porta alla morte. Ne indaga le cause ed è pronto ad espiare.

Troppe infatti le circostanze che inducono a questa visione apocalittica e troppi i peccati ( almeno secondo i fondamentalisti di ogni credo religioso).

Il virus, implacabile e chiuso nel suo mistero, intanto avanza impietosamente, mentre il sangue di San Gennaro non si scioglie e prolificano le’prove’ del castigo divino.

Le epidemie e la Bibbia

Torna  in auge così il libro dell’uomo: la Bibbia. E si consolida l’immagine di un Dio che non perdona chi viola la Legge e il patto sacro. Per intenderci quello sancito con Abramo e con Mosé.

Un Dio  che interviene contro coloro i quali non credono o ignorano, con la loro condotta, i propri comandamenti. E la Sua voce torna imperiosamente a tuonare dalle pagine del libro sacro.

«E farò venire contro di voi la spada che eseguirà la vendetta del mio patto; voi vi raccoglierete nelle vostre città, ma io manderò in mezzo a voi la peste e sarete dati in mano al nemico» ( Levitico)

L’Apocalisse

Insomma un quadro, a dir poco, apocalittico si presenta ai nostri occhi, suffragato anche da predicazioni farneticanti di integralisti, quali Irvin Baxter, prete americano poi morto di Covid. Per non dimenticare il nostro mons. Viganò, fiore all’occhiello dell’integralismo cattolico.

Ma le apostrofi non si limitano al mondo clericale cattolico, perché anche l’Isis, attraverso il suo nuovo leader, lancia i suoi anatemi contro il mondo occidentale. E legge nell’epidemia i segni della punizione divina dell’Occidente. Forse dimenticando che il Covid sta falcidiando anche i musulmani.

Pentitevi

Una società corrotta, preda delle fornicazioni e dell’omosessualità, si denuda così nella sua fragilità dinanzi a questo Dio che, stranamente colpisce anche i ‘virtuosi’.

 Ma si dimenticano tutte le manipolazioni , avvenute nel corso dei secoli, del testo biblico, adattate alle esigenze ed alle propagande del momento. Mentre cresce l’ansia e la consapevolezza del ‘peccato’.

E se nel Medioevo la demonizzazione di ogni fragilità umana portava l’Inquisizione a concretizzare la propria ‘giustizia’, oggi la punizione arriva con i decreti che ci portano all’isolamento.

Per carità, misure necessarie! Dettate dall’emergenza del momento. Misure volte a tutelare la nostra vita, ma anche mirate a colmare o arginare errori commessi dai vari Governi.

#IrmaSaracino