il Vaticano

Anche il Vaticano dice basta alle scorribande notturne di diversi cardinali, rei di aver violato il coprifuoco.

Non si può dire che ci sia odore di santità all’interno di Santa Marta, attuale residenza di #Papa Francesco. E le notti, probabilmente, sono troppo ‘piccole’ per quegli uomini di Dio che, in barba alle regole del #coprifuoco, amano ritirarsi quasi all’alba. E così, ancora una volta, il Vaticano deve tutelare quell’immagine di devozione e spiritualità, tanto faticosamente costruita in secoli di coercitive manipolazioni, ammantate di religiosità.

I furbetti della notte

Così, nel silenzio magicamente ovattato delle notti romane, i #monsignori, dimentichi dello Spirito Santo, affondano nella palude del peccato. Vivono Roma e le sue tentazioni coperti dalle tenebre e dalle loro vesti sante. E preferiscono ritirarsi all’alba, piuttosto che sprecare le ore notturne nel riposo e nella preghiera.

Purtroppo, però, in tempo di pandemia, devono sottostare alle regole che accomunano tutti i comuni peccatori, che non godono della divina illuminazione. E il #coprifuoco appare minaccioso anche dinanzi a loro, offuscando i loro orizzonti e le loro mete notturne.

Le lettera della strigliata

A renderci partecipi di queste abitudini una lettera! Non certo una lettera comune, ma una missiva aperta, sofferta, che infrange il leggendario silenzio omertoso del Vaticano.

A scriverla il direttore di Santa Marta, una struttura fondata da Papa Giovanni Paolo II, con l’intento di assicurare ospitalità ai numerosi monsignori e religiosi, che pullulano nella storica dimora di San Pietro.

Stanco, infatti, di essere svegliato nella notte e, oltretutto, di continuo, monsignor Battista Ricca ha pubblicato la lettera. Subito balzata agli onori dei media, la missiva esprime un richiamo solenne:

Pur essendo spiacevole, – si legge – sono costretto a richiamare ai reverendi Ospiti la necessità di rispettare coscienziosamente il coprifuoco imposto dalle autorità Statali. Mi sembra oltremodo fuori luogo e pericoloso che vi siano rientri in Casa alle 0.30, 2.00 e 2.15 di notte. Il sottoscritto, pur essendo molto disponibile, non è tenuto ad alzarsi in piena notte per soccorrere qualche confratello incappato nei rigori delle Forze dell’ordine”.

Insomma una strigliata in piena regola, che mette a nudo una realtà vociferata, sospettata, ma mai apertamente rivelata.

E, ancora una volta, #Papa Francesco deve fare i conti con le numerose ‘pecorelle smarrite’, che popolano un gregge troppo spesso scalcinato!

#IrmaSaracino