Venere

Captati deboli segnali radio provenienti da Venere.

Quando ci si confronta con lo Spazio e i suoi sconfinati confini , l’enigma s’infittisce e si ramifica in una serie di interrogativi che cercano risposte concrete. Ma, sia pure nell’ambito della Scienza, si procede a tentoni, cercando di basarsi su dati oggettivi. La scoperta, però, procede di pari passo con la supposizione e l’uomo acquisisce sempre più il senso del proprio limite. Oggi, come in passato, lo Spazio ci domina e i pianeti a noi visibili come appunto Venere, brillano di una luce nuova, caricandosi di voci e di segnali.

Come appare remoto quel giorno in cui l’uomo mise piede sulla Luna e come ci sorprende sempre più il #pianeta Marte. Ma forse uno degli #enigmi maggiori della nostra scoperta dello #Spazio é proprio Venere. Quel pianeta a noi così simile per dimensioni e massa, tanto da essere definito nostro gemello, eppure così diverso.

Gli enigmi di Venere

Era il’600, con la sua stagione di grandi scoperte, ma anche di repressioni, quando Galilei indagava lo Spazio e, con il suo cannocchiale fissava quel pianeta che illuminava più degli altri il cielo notturno. Così vicino al sole, così lontano.

Da allora tante le ricerche, le sonde inviate. Russi, Americani hanno fatto a gara per scavalcare anche l’immaginario e approdare alla certezza: quella della conoscenza.

Poi.. la verità! Su Venere c’é l’inferno. La temperatura arriva quasi a 500°C, quindi 92 volte superiore a quella terrestre. Impossibile, di conseguenza, ogni forma di vita, eppure i misteri s’infittiscono.

Qual é la natura di quei venti che soffiano debolmente in superficie, per poi acquisire una sempre crescente potenza col salire dell’altitudine? E quali sono le cause di un’atmosfera, in prevalenza, composta di anidride carbonica?

Inoltre, stranamente, il moto di Venere é estremamente lento. Basti pensare che un giorno venusiano equivale a ben 243 giorni terrestri. Ma in questo inferno sorprende anche la presenza di numerosi vulcani, ancora attivi. E manca un campo magnetico. Insomma il furore del fuoco sembra che si esprima in tutta la sua potenza su questo #pianeta.

I segnali radio

Eppure nel Luglio scorso la sonda Parker Solar Probe, della NASA, si è immersa nell’atmosfera venusiana. arrivando a 800 chilometri dalla superficie. E, qui, L’enigma. Un debole segnale radio, o meglio un segnale a bassa frequenza proveniente da Venere.

Subito trovata la risposta! Il segnale, non certamente il primo, e da attribuire alle radiazioni solari che ionizzano gli atomi. Certamente una risposta esaustiva, almeno in apparenza.

Ma gli #enigmi sono ancora tanti e le verità troppo spesso celate ai più.

#IrmaSaracino