Tigray

Anche l’Unicef lancia il suo appello per la situazione drammatica della papolazione del Tigray. Si parla ormai di genocidio in corso.

Stupri, massacri, saccheggi, gente fatta morire di fame, chiese distrutte, questa l’amara realtà del Tigray. Regione dell’ Etiopia settentrionale al confine con l’Eritrea, teatro da mesi di un conflitto che sta assumendo i caratteri del #genocidio. Un conflitto  che vede l’esercito di Addis Abeba, a cui si sono unite le truppe della vicina Eritrea, in lotta contro il Fronte di liberazione popolare del Tigray (Tplf). 

Un drammatico appello

‘Vogliono distruggere il popolo tigrino!’ a dirlo, in un video registrato a fine aprile e diffuso nei primi giorni di maggio, è stato il Patriarca Abune Matthias, capo della Chiesa Ortodossa.

Il mondo lo deve sapere‘ ha soggiunto con la disperazione di chi assiste alla #barbarie. La popolazione civile sta pagando un prezzo troppo alto per le logiche di potere che accompagnano le guerre.

A farne le spese gli inermi, gli innocenti. Donne, bambini a cui é impedito ogni soccorso umanitario. Ma ciò che più colpisce é l’indifferenza del silenzio sceso su questa #guerra divampata il 4 novembre del 2020.

Immagini di barbarie

Le immagini spesso sono terribili. Troppo crude, troppo reali. Ci parlano di fame, di un’umanità dimenticata. Ci parlano di morte.

Secondo una stima approssimativa delle nazioni Unite nel Tigray le persone che hanno assoluto bisogno di assistenza umanitaria sono 5,2 milioni, mentre gli sfollati sono due milioni. Più di 63.000 i profughi fuggiti nel vicino Sudan.

La vita nel Tigray é impossibile. Almeno il 25% delle scuole hanno subito danni gravi o sono state del tutto distrutte e risultano inagibili. Negli ospedali mancano medicinali e personale e circa la metà delle strutture sanitarie non sono in condizione di funzionare.  

Non abbandonateci

Questo l’appello dei tigrini che sono riusciti a raggiungere il suolo italiano. Un appello che, a fino ad oggi é rimasto inascoltato..

Poche ore fa l’Unicef però ha diffuso una notizia allarmante: circa 30mila bambini nel Tigray sono a rischio morte. Finalmente l’Onu, dopo il suo tiepido intervento iniziale, si decide a intervenire contro questa #barbarie?

Lì manca tutto. Le strade sono interrotte é appare così sempre più isolata quell’area, impossibile da raggiungere. E’ interrotta anche l’energia elettrica, mentre incombe la siccità.

La situazione é drammatica.

#IrmaSaracino