Arriva dalla Russia un appello insolito a Babbo Natale. Una letterina scritta da un bimbo di 6 anni.
La magia del #Natale sta proprio in quella gioiosa attesa, talvolta ammantata di onirico, che coinvolge tutti. Attesa di un evento che dovrebbe parlare ai cuori di questa umanità, così lacerata. Attesa, velata d’ingenuità, dei bimbi, ancora capaci di credere e sperare. Ed é proprio un #bimbo di 6 anni, il protagonista di questa storia che arriva dalla Russia. Una storia commovente e che fa riflettere.
Una letterina che dice tanto
“Nonno, mi manchi. Quando verrai rilasciato?- scrive il nipotino dello scienziato russo Valery Golubkin- Aspetterò una risposta e scriverò quando mi scriverai una lettera. Ho detto a Babbo Natale: “Ti prego, salva il nonno“
Questo l’accorato appello di un #bimbo di 6 anni che, nella sua ingenuità, spera che Babbo #Natale vinca le ingiustizie sociali e gli restituisca quel nonno a lui tanto caro e detenuto per alto tradimento. Un reato abbastanza diffuso nella Russia di Putin, dove un regime che non lascia spazio alla libertà d’opinione, si regge e governa sulla base del sospetto e di verità infondate.
La #lettera, pubblicata su Telegram dall’avvocato del nonno, Ivan Pavlov ha fatto il giro del mondo e chissà che non giunga a destinazione. E che Babbo Natale non riesca a scuotere le coscienze in maniera da fare luce su un caso ignorato dalla stampa internazionale, ma davvero insolito per le sue sfaccettature.
L’accusa, l’arresto
Scienziato di chiara fama, dipendente dell’Istituto di fisica e tecnologia di Mosca (MIPT) e dell’Istituto centrale aeroidrodinamico, Valery Golubkin è stato arrestato nell’aprile 2021. L’accusa? Alto tradimento.
Un’accusa infamante per uno scienziato di simile portata, seguita da un processo sommario che ha portato a una condanna scontata.
Come dichiarato dal suo avvocato, Ivan Pavlov, il caso di tradimento contro lo scienziato è stato aperto a causa della sua partecipazione a un progetto congiunto dell’Istituto di fisica e tecnologia di Mosca e una delle istituzioni europee. Ed é stata proprio questa collaborazione ad insospettire e a condurre all’arresto.
Lo scienziato, infatti, avrebbe fornito documenti preziosi e informazioni sul progetto agli europei. Ma, in realtà, sempre a detta dell’avvocato Pavlov, Golubkin inviava rapporti solo ai suoi superiori sul lavoro svolto. Non c’erano informazioni segrete nei documenti!
Ma la scure spietata della ‘giustizia’ russa non ha risparmiato Valery Golubkin, che é stato tradotto nelle patrie galere, dove tuttora é detenuto.
#IrmaSaracino