Myanmar

Una sconvolgente inchiesta della BBC fotografa l’attuale realtà del Myanmar

Era il febbraio di questo travagliato anno, quando l’eco del golpe in Myanmar e l’arresto della leader, Aung San Suu Kyi, rimbalzò sulle cronache di tutto il mondo.

I #militari avevano ripreso il dominio del Paese, ormai nel caos. E il grido ‘Freedomriecheggiava per le vie. Qui folle oceaniche protestavano, invocando quella #libertà che pareva dovesse concretizzarsi con l’esito delle elezioni. La vittoria schiacciante del partito democratico di Aung sembrava infatti garantire quel futuro tanto sognato per decenni.

Ma, ancora una volta, la realtà assumeva il tono cupo dell’incubo. I militari sparavano su quella folla inerme e cominciava l’inferno.

Poi..il silenzio. Vietato l’accesso ai giornalisti. Vietata ogni comunicazione col resto del mondo. Il Myanmar precipitava nell’abisso.

L’inchiesta della BBC

Ma oggi, finalmente, si é levata una voce e una verità agghiacciante ha squarciato la cortina del silenzio. Le immagini diffuse dalla #BBC infatti fotografano la crudeltà di un regime che non dà spazio alle proteste. E ogni opposizione é schiacciata da una repressione criminale , dimentica totalmente dei diritti umani.

Nella sua inchiesta la #BBC mette a nudo le stragi perpetrate lo scorso luglio dai #militari nei villaggi roccaforte delle proteste. In prevalenza piccoli centri abitati nel distretto di Sagaing, nel Myanmar centrale.

Si parla di circa quaranta morti, in prevalenza uomini, alcuni anche anziani. Uno spettacolo macabro al quale hanno assistito donne, bambini, obbligati a tenere gli occhi bassi. Pena, la morte.

I racconti dei pochi sopravvissuti sono sconvolgenti. Parlano di torture, abusi, violenze. Ore terribili, culminate poi nello sterminio.

L’orrore

Emerge la fotografia di un Paese, già provato da decenni di ingerenza militare nel governo e ora allo stremo. Ma, soprattutto, emerge una crudeltà che svilisce il concetto stesso di umanità, relegandola al ruolo di ferinità.

‘Può succedere’– ha dichiarato ai giornalisti della BBC il generale Zaw Min Tun-‘ Quando ci trattano come nemici abbiamo il diritto di difenderci’

Questo il solo commento rilasciato dal vice ministro dell’informazione e portavoce militare del Myanmar, interrogato sull’accaduto.

#IrmaSaracino