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Aumenta sempre più la disuguaglianza sociale e le immagini ci parlano di un mondo che ha fame.

Se le parole, al di là delle effimere argomentazioni di tanti politici, avessero un senso ed una concretezza reali, allora potremmo credere, sperare in un mondo migliore. Un mondo in cui le condizioni di vita di quel che rimane di questa umanità così provata, sofferta, possano essere decorose e adeguate.

Ma le immagini ci restituiscono un quadro ben diverso. E, al di là delle desolanti conseguenze di questa #pandemia, emerge una realtà di disparità sociale già latente da anni.

Fallimento della globalizzazione? Forse. Politiche poco accorte e volte a tutelare interessi particolaristici? Probabilmente. Gli interrogativi sono tanti, ma di fronte allo sconcertante incremento della #povertà ( circa il 40% della popolazione mondiale) é persino inutile indagare sulle cause.

Tempo di bilanci

Senza ricorrere a ipotesi o profezie dal tono catastrofistico questo 2022 si apre all’insegna di dati allarmanti. Secondo il rapporto dell’Oxfam infatti la #pandemia ha determinato un incremento della ricchezza tra i ricchi e, inoltre, ‘Dall’inizio della pandemia ogni 26 ore, un nuovo miliardario si è unito all’elitè composta di oltre 2.600 super-ricchi‘.

E’ ovvio pensare che l’emergenza Covid abbia aperto le porte a nuovi business, legati prevalentemente a case farmaceutiche produttrici di vaccini o ad altre strategie economiche attinenti alla situazione emergenziale. Tutto a danno delle fasce più deboli della popolazione, anche quella europea.

Nuovi poveri, quindi, e misure politiche poco efficaci nella giungla degli interessi nazionali ed internazionali. Logiche di potere che producono guerre, politiche incuranti dei disagi sociali, ‘sollievo’ per le fasce sociali più abbienti. Insomma un quadro di gelida indifferenza nei confronti di un’ #umanità che chiede solo di vivere decorosamente.

La disuguaglianza sociale devasta tante, troppe vite. Si calcola che ogni 4 secondi una persona muoia per mancanza di accesso alle cure. E, come se non bastasse, le conseguenze della crisi climatica sono maggiormente avvertite in Paesi in cui la siccità é endemica già da tempo.

Il mondo ha fame di cibo, ma anche di giustizia, di equità. Perché la vita é un passaggio obbligato per tutti e la morte non é che l’ultimo atto di un copione ancora da leggere.

#IrmaSaracino