Dopo l’incontro con Macron il leader russo continua la sua partita a scacchi in Ucraina. Ci si interroga sulle prossime mosse.
Continuano le strategie diplomatiche dell’ #Europa per scongiurare un conflitto che avrebbe effetti devastanti. E, dopo un colloquio di 5 ore con Emmanuel Macron, #Putin continua i suoi giochi di guerra al confine con l’ #Ucraina, inviando anche navi nel Mar Nero e consolidando le forze militari di terra. La sua partita a scacchi con l’Occidente continua malgrado la sua apparente disponibilità a una soluzione pacifica della crisi.
Le dichiarazioni del Cremlino
Dopo il faccia a faccia tra #Putin e Macron, il Cremlino infatti ha fatto sapere che in realtà non é stato raggiunto alcun accordo per ridurre l’escalation della crisi in #Ucraina. La smentita ufficiale é arrivata dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il quale ha affermato categoricamente che:” nella situazione attuale Mosca e Parigi non possono raggiungere alcun accordo”.
E, malgrado le speranze di Macron, che ha evidenziato un cauto ottimismo su una soluzione diplomatica della crisi, Mosca ha mostrato di voler perseguire quella linea dura tenuta sino ad ora e di non voler fare concessioni alla Nato. E, in virtù di questo, ha inviato nel Mar Nero 3 navi da guerra, nonché ulteriori forze militari al confine con l’Ucraina.
Le mosse dell’Europa
Intanto, dopo l’incontro a Kiev con il leader ucraino Zelensky, il presidente francese é volato a Berlino per avere colloqui con l’omologo tedesco Scholz. Unità d’intenti quindi tra Germania e Francia nello sforzo congiunto di scongiurare una guerra in Europa.
E, sempre a Berlino, i due leader hanno incontrato il presidente polacco Andrzej Duda, disponibile anche lui al riconoscimento della sovranità ucraina. Un nulla di fatto, quindi?
Il pressing russo in Europa orientale sembra continuare, anzi intensificarsi, malgrado Mosca rassicuri di non avere alcuna intenzione di invadere l’Ucraina. Promesse che, alla luce delle mosse sovietiche, sembrano effimere e non rispondenti alle reali intenzioni di Putin.
Il gelido e imprevedibile #Putin continua quindi la sua partita a scacchi con l’Occidente e non concede nulla. Anzi appare inamovibile nelle sue richieste.
L’Occidente deve garantire che la NATO non accetterà l’Ucraina e le altre nazioni dell’ex Unione Sovietica come membri, che fermerà il dispiegamento di armi lì e ritirerà le sue forze dall’Europa orientale.
Le paure, le conseguenze
La tensione cresce di ora in ora, né le rassicurazioni di Mosca allentano le paure di un conflitto in Europa orientale. E, mentre si cerca con un serrato sforzo diplomatico di trovare una soluzione, piovono minacce sulla Russia. Se attaccasse l’Ucraina gravi sanzioni pioverebbero sul Paese sia da parte degli Stati Uniti che da parte dell’ #Europa.
Ma Mosca respinge queste minacce definendole ‘vuote’.