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Persa nella campagna salentina, sorge una chiesetta di forma ottogonale. Una chiesa che sarebbe stata edificata addirittura dal diavolo

La Puglia ci sussurra la sua Storia attraverso i suoi profumi, i suoi colori, che rivestono di una veste insolita le vestigia di un passato scritto sulle sue mura, sui suoi ulivi, mentre la voce del mare s’infrange sullo splendore delle sue coste.

puglia2 Puglia, la storia della 'Chiesa dei Diavoli'
Melendugno, Salento

E, percorrendo le sue strade, visitando le sue città, i suoi paesini, si ha la sensazione di proiettarsi in una dimensione altra, in cui passato e presente si fondono in una voce unica.

Le luci, i bagliori improvvisi che illuminano il candore delle sue case, e le ombre, che creano suggestioni uniche, giocano con i suoi scorci paesaggistici. Ma raccontano anche antiche #leggende.

Storie tramandate dalla tradizione popolare, retaggio di una realtà contadina, che ancora vivono nell’immaginario collettivo della gente di Puglia.

La ‘Chiesa dei Diavoli’

A #Tricase, ridente cittadina della provincia di Lecce, sorge una Chiesetta, di forma ottogonale, ormai sconsacrata. Una Chiesa su cui aleggia addirittura l’ombra del demonio.

Sì, perché, secondo un’antica tradizione la Chiesa, dedicata alla Madonna di Costantinopoli, sarebbe stata costruita da Lucifero in persona, con la collaborazione dei suoi sudditi ( demoni ovviamente) nello spazio di una notte.

A commissionarla, il marchese Jacopo Francesco Arborio Gattinara, uomo crudele e sanguinario, che, per l’occasione, sarebbe sceso a patti col #diavolo per poter avere la costruzione entro breve tempo. Incarico, a quanto sembra, svolto con la massima efficienza da carpentieri d’eccezione.

Grande prova di generosità, quindi, da parte di Lucifero che, a fine lavoro, avrebbe donato al marchese anche un forziere pieno di monete d’oro.

Ma il nobiluomo, forse preda di una crisi mistica, sembra non aver rispettato il patto, mandando su tutte le furie Lucifero. Così questi avrebbe scatenato un tifone tanto violento da scaraventare le campane della chiesa nel vicino Canale del Rio, dove ancora oggi, a detta di molti, risuonano nelle notti di tempesta.

Il ‘Libro dei Comandi’

Ma la fantasia popolare della gente di Puglia non si ferma qui. E, in parallelo a questo racconto, ve n’é un altro, forse più da copione horror.

Il crudele marchese nascondeva un tenebroso segreto che non era quello di tagliare la testa a chiunque gli capitasse a tiro, come usualmente faceva. Nelle sue mani pare addirittura che fosse finito “Libro dei Comandi”. Bastava sfogliarlo per chiamare il #diavolo e chiedergli ciò che desiderasse.

Così fu. E quando il nobiluomo ordinò di poter vedere il mare dal suo palazzo, apparve in una sola notte la Chiesa dedicata alla Madonna di Costantinopoli, con il Canale del Rio per collegare la dimora del capriccioso marchese al mare.

Fin qui tutto sembrò filare per il verso giusto. Ma, la notte successiva, un incauto e curioso servitore del marchese aprì il ‘Libro dei Comandi‘. Il diavolo prontamente comparve nello sconcerto del servitore che, forse preda della paura, gli diede un ordine incomprensibile:

” Torcere la sabbia e fare fascine d’acqua”

Un ordine, quindi, irrealizzabile, che mandò su tutte le furie il re degli inferi! Lucifero, allora, scaraventò le campane della Chiesa in mare, abbandonando conseguentemente il lavoro.

Oltre la leggenda

Al di là dei racconti e delle #leggende fiorite dal lontano 1684 ( anno di costruzione della Chiesa), aleggia ancora in Puglia una sorta di mistero intorno a questa Chiesa sconsacrata dall’800 e che oggi, grazie a un solerte lavoro di restauro, é sede di concerti e di visite guidate.

Ma, attenti! Nelle notti di tempesta potreste ancora sentire il suono delle campane!

#IrmaSaracino