Clamoroso colpo di scena nel caso Orlandi. Il Vaticano apre le porte all’indagine e, dopo 40 anni, si cerca quella verità troppo a lungo taciuta
Nel ‘giallo’ che da 40 anni agita le platee di tutto il mondo, si apre, forse, uno spiraglio nel buio plumbeo delle cospirazioni e dei tanti misteri del Vaticano. La Santa Sede, con una decisione clamorosa, all’indomani della morte di Papa #Ratzinger, apre l’indagine sul caso Orlandi. Una coincidenza casuale o voluta?
Tanti gli interrogativi e le contraddizioni che emergono anche dalle parole del fratello di Emanuela, che non ha mai smesso di cercare quella #verità evidentemente troppo scomoda. Ma, a detta di Pietro Orlandi, ormai volto noto ai media mondiali, sembra che il defunto e tanto compianto Papa emerito ne fosse a conoscenza.
Un puzzle da ricomporre
Un puzzle troppo scomposto, i cui tasselli, volutamente celati negli anni, rischiano ancora una volta di non trovare la loro esatta collocazione. Questo è il dato rilevante che emerge da una rilettura dei fatti, delle testimonianze ( più o meno veritiere) che, nel corso degli anni, hanno depistato ogni analisi della vicenda.
Tre Pontefici si sono succeduti da quel lontano 22 giugno del 1983. Alcuni di essi saliti agli onori della santità, altri semplicemente silenti, come appunto sarebbe stato il defunto #Ratzinger, all’epoca braccio destro di San Giovanni Paolo II. Ma, fino ad oggi, i tanti appelli della famiglia Orlandi non hanno avuto risposta.
I depistaggi, forse voluti, sono stati molti e non sono mancate anche piste impercorribili, prive totalmente di un punto d’arrivo. Di Emanuela nessuna traccia.
Una decisione a sorpresa
Oggi, per volontà di Papa Francesco, sempre più impopolare agli occhi dell’ala conservatrice del #Vaticano, finalmente si avvia l’indagine.
Ma in questo giallo alla Dan Brown traballa, a seguito delle dichiarazioni di Pietro Orlandi, anche la figura di padre George, ricevuto con urgenza da Papa Bergoglio e ormai inviso alla Santa Sede.
Sembra che il fedele segretario di #Ratzinger, autore del libro : nient’altro che la verità, abbia scritto il falso in merito alla scomparsa dell’allora 15enne Emanuela, negando l’esistenza di un dossier sul caso.
A detta di Pietro Orlandi infatti padre George, nel 2011, proprio al legale della famiglia Orlandi, ne avrebbe dichiarato l’esistenza. Ennesima contraddizione o semplice dimenticanza?
Gli anni bui
Il ricordo di quei remoti anni si lega all’improvvisa scomparsa di Papa Luciani, all’omicidio del giornalista Pecorelli, agli scandali dello Ior e, soprattutto, all’ambigua figura di Marcinkus, direttore dello Ior e accusato di aver riciclato denaro sporco della mafia. Più volte interrogato dall’FBI, Marcinkus però riuscì sempre ad eludere le indagini.
E, in più, Il ricordo va all’attentato di Papa Giovanni Paolo II, che, in una recente lettera, il suo attentatore avrebbe accusato di essere coinvolto nel caso Orlandi.
I dubbi, gli interrrogativi
Che cosa sapeva dunque Emanuela, che cosa aveva visto? Possibile che fosse solo vittima di deviati appetiti sessuali di qualche alto prelato? E perché la Santa Sede non avviò mai un’indagine.
Alcune risposte appaiono logiche e scontate, altre sono avvolte dal silenzio. Ma ciò che ancora di più sorprende é che, solo a distanza di pochi giorni dalla dipartita di Ratzinger, Papa Francesco abbia dato il via alla ricerca di quella #verità che probabilmente sta facendo tremare tanti alti prelati.
Che il demonio si annidi davvero, come afferma padre George, nel silenzio ovattato del #Vaticano?
#IrmaSaracino