Da sempre considerata simbolo di fedeltà, la cicogna è un animale la cui storia si colora di mito sin dall’antichità.
Bianca, maestosa e fedele ai suoi piccoli, come ai suoi genitori, la cicogna è associata anche a un fantastico trasporto di neonati. Vincendo spesso la concorrenza spietata della leggenda di un’ipotetica nascita di essi sotto un cavolo.
Ma, in realtà, questo animale è stato considerato simbolo di fecondità e di fedeltà sin dai tempi più remoti.
La sua storia, la sua #leggenda, quindi, hanno radici molto lontane e, stranamente, diffuse, pur con le ovvie diversificazioni, in ogni parte del globo.
La cicogna nell’Antico Egitto
Che gli Egizi associassero spesso la loro religiosità a figure zoomorfe è ben noto a tutti. Figure degne di culto, ma che divenivano anche #simbolo di una quotidianità scandita da valori profondi e, spesso, esoterici.
La cicogna,infatti, frequente nei geroglifici, simboleggiava l’anima che, finalmente libera dal corpo, volava verso la dimensione eterna.
In Cina e nell’antica Grecia
Anche in Cina, civiltà antichissima e densa di spiritualità ( almeno all’epoca) l’animale era sacro al dio della longevità e addirittura avrebbe portato in cielo uno degli Otto immortali ( Lan Tsai ho).
Non a caso infatti, a tutt’oggi, in concomitanza della cerimonia dei germogli, che celebra il rinnovamento e la forza vitale della primavera, l’immagine della cicogna appare su un talismano.
Un animale migratore, dunque, che, tornando proprio nella stagione di rinascita della natura, è considerato simbolo della fecondità e protettore della vita.
Ma anche nella Grecia classica la cicogna era sacra a Era, regina incontrastata delle divinità, nonché grande madre.
Le doti della cicogna nel cristianesimo
Secondo una tradizione, largamente diffusa, questo uccello avrebbe volato vicino a Gesù sulla croce. E da allora questo animale è diventato simbolo anche di protezione e di #fedeltà, nonché di resurrezione, di rinascita, di vita.
Ma le sue doti, almeno nel mondo cristiano, non si fermano qui. La cicogna, infatti, adusa a mangiare rettili ( da sempre simbolo del demonio), rappresenterebbe le forze angeliche, in grado di vincere nella perenne lotta contro il male.
Il mito del trasporto dei neonati
In linea con le leggende che, nel corso del tempo, sono state associate a questo uccello migratore, è nata nei paesi nordici della nostra Europa quella del trasporto di neonati.
Un mito che nasce lì dove questi straordinari animali migrano anche oggi in primavera. E dove, proprio in aree abitate da esseri umani, fanno i loro nidi su comignoli o campanili.
Giungono dunque in primavera, il periodo più ricco di nascite, che un tempo avvenivano all’interno delle mura domestiche, riscaldate accuratamente dal focolare. Una panacea per le cicogne che, amando il caldo, andavano a nidificare conseguentemente sui comignoli.
Ed è da allora che questo animale, assurto a #simbolo dell’inizio di una nuova vita, è stato investito di un ruolo significativo. Quello appunto del delicato trasporto di neonati, accuratamente calati dai comignoli.
Il fascino della cicogna
Insomma, sia che si tratti di pure invenzioni, sia che ci sia un fondo di verità, l’immagine della cicogna ci riporta a quell’infanzia da noi tutti vissuta nel tepore dei sogni.
E il suo fascino resta immutato nel tempo
#IrmaSaracino