popolo

Al di là del mondo degli umani vivono esseri dotati di poteri soprannaturali. E’ il mondo del fantastico, che colora i nostri sogni, ma anche la nostra quotidianità.

C’era una volta, in un paese e in un tempo dove i sogni si coloravano di vita, un popolo di creature fantastiche, talvolta buone, talvolta cattive. Comunque in grado di insegnarci che, nella perenne lotta tra bene e male, a vincere è sempre il bene.

fate1 Il popolo delle fiabe, solo fantasia?
Il mondo delle fiabe

O almeno era così, forse in un tempo remoto, quando ancora l’innocenza dell’infanzia non era stata contaminata dalla realtà, spesso, diversa. Forse era così solo nel mondo delle favole, dove il cattivo di turno aveva la giusta punizione e l’eroe buono trionfava.

Ma in quel mondo fantastico vivevano esseri straordinari, in grado di compiere ciò che è vietato all’uomo.

#Gnomi, #folletti, hobbit, elfi, #fate, draghi erano loro i protagonisti. E lo sono ancor oggi, purché si ritrovi quella capacità di sognare e di credere che accompagna l’universo dei bambini, ma anche l’immaginario popolare.

La tradizione popolare

E sì, perché sin dalla notte dei tempi, l’uomo di fronte ai suoi limiti, e a quell’universo sconosciuto del mistero, dell’imponderabile, si è sempre proiettato in una dimensione cosmica. Altra.

Una dimensione in cui, non di rado, i dispetti o la protezione dei #folletti si incarna e assume vita, divenendo presenza palpabile.

 Sia che si chiamino Laùro, come in Puglia, sia che si chiamino  in altro modo questi spiritelli, alti pochi centimetri, nell’immaginario popolare specialmente contadino, accompagnano la nostra quotidianità.

Ma, accanto a loro, decisamente più terreni e meno dispettosi, vi sono gli #gnomi. Vecchi, rugosi, hanno caratteristici abiti verdi e rossi e, se indossano il cappello, diventano invisibili.

Molti vivono e proteggono le case, come appunto il Laùro, ma tanti privilegiano i boschi, le foreste ed aiutano le #fate.

Le analogie, le differenze

Ovviamente queste creature fantastiche mutano il nome o si piegano alle differenti realtà socio-culturali di tutto il mondo. Ma vi è un sottile filo che le unisce in questo universo parallelo che è quello dei sogni, della fantasia.

Un popolo, dunque che vive e, a detta di molti, si manifesta anche nei momenti più impensati.

Non è necessario cercarli o andare lontano, perché il mondo dei sogni è lì, pronto a ghermirci  come in una notte di Luna, quando la luce delle stelle illumina anche gli scorci più lontani.

E’ lì, nei profumi dei fiori che inebriano le nostre anime o nella purezza di quei tramonti che colorano d’immenso l’orizzonte più cupo.

Questo popolo è lì in quel bambino, troppe volte dimenticato o schiacciato, che è in ciascuno di noi.

#IrmaSaracino