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Trovato un tesoro nell’intestino di un capodoglio spiaggiato alle Canarie. Un blocco di ambra grigia del valore di mezzo milione di euro.

Morto per ostruzione intestinale! Questo l’esito dell’esame autoptico svolto sul corpo del cetaceo rinvenuto su una spiaggia dell’isola La Palma, alle #Canarie, lo scorso maggio. Sorprendente, per dimensioni e valore, il blocco che ha determinato la morte del capodoglio.

Il ritrovamento

Quando, a metà dello scorso maggio, in quell’angolo di Paradiso che sono le isole #Canarie, fu ritrovato sulla spiaggia il corpo esanime del grosso cetaceo, ci si interrogò immediatamente sulle cause della morte dell’animale.

Tante le ipotesi, ma a prevalere furono le usuali motivazioni. Tutta colpa dell’inquinamento dei mari! Avrà ingerito sostanze tossiche, tra le quali probabilmente plastica! Tuonarono in molti, ma la certezza sulle cause del decesso é arrivata solo in questi giorni.

Blocco intestinale! Un blocco di oltre 9 chili che ha causato, tra immaginabili e atroci sofferenze, la morte del povero #capodoglio.

L’ambra grigia

Ma quale la sostanza secreta all’interno dell’intestino dello sfortunato cetaceo? #Ambra grigia, il cui valore sul mercato oscilla tra i 50.000 e 80.000 euro al chilo. Un vero tesoro, data la richiesta costante di essa specie per la produzione di profumi.

Una rarità, sia per il volume considerevole della massa, sia per la difficoltà a reperirla all’interno di altri cetacei. Di essi, infatti, si pensa che solo l’1% produca questa preziosa sedimentazione.

Lo stupore

Quando, il 21 maggio scorso, sulla spiaggia di Nogales, a La Palma, fu rinvenuto il corpo del #capodoglio, ormai in stato di putrefazione, la sorpresa fu immediata. Specie per le considerevoli dimensioni dell’animale. Ben 13 metri di lunghezza e circa 20 tonnellate di peso.

Si decise, allora, di indagare sulle cause del decesso e, ad opera del cattedratico della Ulpgc, Antonio Fernanzez, fu svolta l’autopsia sul corpo dell’animale.

L’esito é ormai noto a tutti, ma la cosa sorprendente, come testimoniato dal dott. Fernanzez, é che la preziosa sostanza, trovata nell’intestino del cetaceo, è prodotta da “un capodoglio su cento e non tutti la espellono naturalmente”.

Un dono estremo del mondo animale all’uomo? Uno spiraglio su ciò che la natura, in tutte le sue forme, può offrirci. Difficile da stabilire.

#IrmaSaracino