Camminare per Praga é immergersi nella magia, ma anche nelle suggestioni della storia, tangibili nei suo monumenti, nei suoi palazzi
Storia, arte, cultura e leggenda convivono in una cornice fiabesca tra le mura di Praga. Una città che presenta anche un lato oscuro, misterioso, ma non meno suggestivo.
Una città che, ancora oggi, è universalmente considerata capitale dell’arte magica. Essa, infatti, fa parte, insieme a Lione e Torino del famoso triangolo della #magia bianca. E, in effetti, c’è un qualcosa che stordisce, stupisce, quando ci si avventura, con la complicità della luce della luna, tra le sue strade, i suoi anfratti che ancora trasudano antiche #leggende.
Un centro esoterico
La #storia di questa città, che vanta circa un milione e 200mila abitanti, è un tutt’uno con le sue leggende. E i fantasmi, gli gnomi, i folletti ( Vodnik), nelle sue notti magiche, sembrano riprendere vita e popolare le sue strade.
Indiscutibile il suo fascino che, grazie anche alla sua posizione strategica, la rende uno dei centri esoterici più importanti di tutto il mondo.
Ma come si è giunti a questo e, soprattutto, chi sono stati gli artefici di questo primato? Per rispondere a questi interrogativi dobbiamo risalire indietro nel tempo. Quando Praga era sotto la reggenza di re Carlo IV, vero fan della #magia.
Era il XIV secolo e il Medioevo, con tutte le sue suggestioni e le sue intuizioni illuminate, era ancora nell’aria, nella quotidianità, spesso scandita da una storia macchiata di sangue e di miseria.
Il luogo si prestava alla costruzione di edifici maestosi e, nello stesso tempo rispondenti a precisi simboli esoterici. E re Carlo volle lasciare ai posteri il simbolo più rappresentativo del suo potere, ma anche del suo sapere illuminato: il ponte Carlo. Apoteosi di suggestione magica e di potenza delle arti occulte.
Ma questo, in realtà, fu solo l’inizio
Il secolo XVI
Fu in questo secolo che Praga raggiunse la gloria, non solo sul piano esoterico. Il re del momento infatti, Rodolfo II, probabilmente compenetrato nello splendore paesaggistico del luogo, volle dare alla città un nuovo e più radicato valore di simbolo.
Nuove costruzioni, quindi, giardini e i profumi dei fiori abbellirono questo scrigno prezioso di arte e cultura. Mentre le placide acque del fiume Moldava continuarono a lambire Praga, silenti, ma spettatrici della sua #Storia.
Rodolfo, inoltre, favorì l’afflusso in città di alchimisti e studiosi di formule magiche provenienti da ogni parte del mondo. E la #magia di Praga divenne eterna.
La leggenda della fondazione
Si narra che, nel VII secolo, la principessa Libuse, che governava insieme al marito un territorio limitrofo, avesse avuto una visione e che, a seguito di questa, avesse dato avvio alla costruzione di questa perla dell’Est.
La principessa, già nota alle cronache del tempo per le sue doti profetiche, un giorno, mentre osservava, dall’alto di una torre del suo castello, le terre di sua proprietà vide una grande città.
Dalla visione si passò qualche tempo dopo, grazie anche alla fedeltà e alla stima dei sudditi della principessa, alla costruzione di case. Proprio nell’area in cui Libuse aveva scorto la nuova e grande città.
Ed é dalla soglia ( in ceco, Prah) di una casa, che un uomo iniziò a costruire, la prima per l’esattezza delle tante che seguirono, che la città prese il nome di Praha.
La verità al di là delle leggende
Sono tanti i racconti e i fantasmi del passato che popolano questa città, ma la sua magia è indiscutibile e quando l’orologio della torre si anima, allo scoccare di ogni ora, sembra di esser avvolti dalla fiaba.
Così il profumo e il fascino della leggenda si colora di vita e si rimane coinvolti nelle maglie di una tela tessuta dalla Storia. Ma non solo da essa.
#IrmaSaracino