Sarebbero centinaia le vittime della strage di ieri sera in un ospedale a Gaza. Rimpallo di accuse sulla responsabilità dell’attacco tra Israele e Hamas
Immagini terribili giungono da Gaza, dove la disperazione e la rabbia crescono dopo la strage di civili di ieri sera. Il bombardamento dell’Ospedale Al-Ahli Arabi Baptist Hospital ha scritto infatti una pagina orribile del conflitto che sta insanguinando il Medio Oriente.
Tante, troppe le vittime. Donne, bambini, innocenti che avevano cercato riparo dai continui bombardamenti israeliani in quella struttura, gestita dalla Chiesa anglicana e situata a Gaza City.
Un vero #massacro che, unitamente alle scene di terrore dello scorso 7 ottobre, sconvolge, lasciando il mondo intero annichilito.
Le giustificazioni di Israele
“È stato il fallimento di un razzo partito proprio da Hamas”, questa l’immediata replica delle forze israeliane all’indomani dell’efferato attacco. Poi, come ulteriore giustificazione, si precisa che sarebbe stata la ‘ Jihad islamica’ a lanciare quel fatidico razzo.
#Hamas nega, mentre il mondo arabo s’infiamma e anche la Giordania prende posizione, annullando l’incontro a 4 con Joe Biden, arrivato questa mattina in #Israele. Si uniscono al re di Giordania anche il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen.
Un coro unanime di protesta si leva dal mondo arabo contro l’America, rea di aver appoggiato la politica scellerata di Netanyahu per troppi anni e, soprattutto, di aver legittimato l’aggressione israeliana.
Ore febbrili
La situazione precipita di ora in ora, si cercano soluzioni diplomatiche a un conflitto che covava forse da anni, mentre i civili di Gaza ne pagano le conseguenze.
Hamas, che governa la striscia dal 2006, non demorde e il lancio continuo dei suoi razzi infiamma i cieli di #Israele, che pretende la restituzione dei suoi ostaggi, da giorni nelle mani dei terroristi di #Hamas.
Ma anche Israele fa piovere razzi su Gaza, mentre le truppe israeliane, ammassate ai confini della striscia, fanno mostra di sé per un ipotetico attacco di terra. Si ignorano, però, le effettive intenzioni di Israele. Sembra infatti assurdo che si possa annunciare un attacco, dando così la possibilità al nemico di organizzarsi.
Un copione horror
A Gaza manca tutto. Cibo, acqua, medicine e si temono epidemie, per le precarie condizioni igienico santarie. Difficile anche la sepoltura dei tanti morti che giacciono per le strade o sotto le macerie. Lo scenario é apocalittico mentre si consuma l’ennesimo atto di un copione horror che fa fremere di rabbia e di terrore il mondo intero.
Torna la paura in Europa mentre si ripetono i tragici episodi del passato. Episodi di insana follia , ammantati di religiosità, che seminano morte. L’Isis rialza la testa e quel grido, a noi occidentali ben noto, riecheggia sinistramente per le strade di Bruxelles, di Parigi.
‘Allah akbar’ gridano i terroristi, invocando un dio che assiste sgomento a scene in cui l’uomo dimentica la sua umanità per farsi belva. E la paura cresce.
#IrmaSaracino