Per i vicoli e le stradine della città vecchia di Taranto, oltre alla storia, i bisbiglii impercettibili della masciare e dei laùri
Una notte di Halloween singolare, quella di ieri sera a #Taranto. Nell’atmosfera suggestiva della ‘città vecchia‘ infatti, grazie all’iniziativa di alcune associazioni del luogo, hanno preso vita i fantasmi, la masciare, ma soprattutto la #Storia del capoluogo jonico.
E la #magia di mura e vestigia che si raccontano, di anfratti e scorci straordinari, illuminati da una luna complice e da soffuse luci blu, ha reso viva, vera, la narrazione di un passato ancora presente nella nostra identità.
Le voci del silenzio
Si respira la #storia girovagando nellla notte tarantina, tra quei vicoli e quelle stradine suggestive del ‘borgo antico’. E le voci lontane del popolo e del tempo che fu si confondono con il presente, divenendo vive, palpabili.
Antiche filastrocche di streghe (masciare), simboli apotropaici che guardano sinistramente il male, colpiscono l’immaginario collettivo, portando il visitatore in un mondo fantastico, popolato da fantasmi, spiritelli della casa, ma soprattutto in una quotidianità spesso sofferta, ancora, per certi versi, presente nel nostro tessuto sociale.
La storia di Taranto, tra sofferenza e gloria
Antica come il vento che soffia sul suo mare, come i fantasmi che popolano le sue dimore, Taranto ci racconta la sua remota gloria, il suo perduto splendore, ma anche le sue sofferenze, non solo del passato.
Gemma splendida del Mediterraneo, la città ha sempre costituito una meta ambita, sia per il commercio, sia per il controllo delle comunicazioni che andavano intensificandosi tra Oriente e Occidente. E il mare ha rappresentato per lei la vita della sua gente, ma anche la sua rovina.
Come dimenticare infatti le ferite dell’invasione di popoli stranieri del 927? Ma, soprattutto, risalendo nel tempo, come dimenticare la lotta con Roma per il controllo del Mediterrano meridionale?
Eppure, ancora oggi, la città dei delfini, é uno scrigno di gioielli preziosi, ancora da scoprire.
La Taranto sotterranea
Dimenticata, celata volutamente per troppo tempo, la #Taranto sotterranea rappresenta un patrimonio unico, in cui le cavità scolpite dalla natura, si mescolano con quelle create dall’uomo nelle epoche successive,
Una Taranto nascosta, quindi, che consentiva, sin da prima della realtà Magnogreca, l’accesso al mare ai suoi cittadini, ma rappresentava anche un’autodifesa naturale.
La città si adagia, infatti, su tutta una serie di Ipogei (alcuni ancora da scavare) di varie epoche, e molteplici le finalità e l’utilizzo di essi. Nell’ambito le ipotesi sono tante e risulta inutile azzardare delle certezze.
Le masciare e i Laùri
Percorrendo i sentieri della #storia, dunque, ieri sera la leggenda e le antiche filastrocche della masciare ci hanno accompagnato, parlandoci di un popolo. Delle sue tadizioni, delle sue credenze e superstizioni. Mentre la luna sorrideva agli scorci di luce che avvolgevano di blu e di mistero le antiche mura della splendida regina dello Jonio
#IrmaSaracino