Ennesima strage di civili nella notte a Gaza. Colpito dagli aerei israeliani un campo profughi nel centro della Striscia
Circa 51 i morti e molti i feriti. Questo il bilancio di un terribile attacco aereo israeliano che nella notte ha infiammato i cieli di #Gaza, mietendo vittime tra i civili addensati nel campo profughi di Al-Maghazi, situato nella zona centrale della Striscia.
Uno scenario di #morte e distruzione che fotografa la tragedia dei civili a Gaza.
La strage, l’orrore
Scene di #disperazione, scene di #morte, nel deserto della crudeltà, arrivano da quel che resta di un teritorio già tanto provato.
Pianti, grida di dolore, che accompagnano la ricerca, spesso vana, di eventuali sopravvissuti, sono ormai la costante di questi giorni che colorano di una luce cupa gli orizzonti di un’umanità che ha perso ogni speranza, ma anche ogni valore.
Cresce la rabbia, l’odio, mentre in tutto il mondo, da Berlino a New York s’intensificano le manifestazioni di protesta contro un eccidio che sta macchiando di sangue il libro della Storia.
Le notizie
Secondo quanto riportato dall’Agenzia stampa Wafa, nella notte, Israele ha colpito con maggiore intensità obiettivi, a suo dire, mirati.
E, sempre secondo l’agenzia Wafa, aerei da guerra israeliani hanno effettuato attacchi aerei sui quartieri occidentali e settentrionali di Gaza, ‘utilizzando bombe al fosforo bianco vietate a livello internazionale’, in particolare nel campo profughi di Al-Shati a ovest di Gaza City.
Una notizia che stupisce, ma ancora tutta da verificare!
Sembra inoltre che ci sia stata un’azione coordinata tra gli attacchi dell’aviazione israeliana e l’azione delle truppe di terra. L’esercito israeliano sembrerebbe procedere con notevole difficoltà con l’obiettivo di circondare Gaza city.
Un comunicato agghiacciante
Dopo questa notte terribile, l’alba ha visto il desolante scenario della devastazione. Ma lo sconcerto é cresciuto quando il Ministero della Sanità ha comunicato il bilancio delle vittime palestinesi di questa guerra.
Oltre 9.500 i morti, sia a Gaza che in Cigiordania, e più di 26.000 i feriti, mentre sarebbero circa 1.600 i dispersi. Più dei due terzi dei feriti sono bambini, donne e anziani.
Il rifiuto di Netanyahu
Quando, nei giorni scorsi, il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha invitato il leader israeliano a fermare la sua offensiva per brevi pause umanitarie, ha ottenuto un netto rifiuto. La motivazione addotta? Sterminare Hamas fino a quando tutti gli ostaggi israeliani detenuti da questi ‘terroristi’ non saranno rilasciati.
Un pugno di ferro, quello di Netanyahu, che ostacola le trattative per un eventuale rilascio degli ostaggi israeliani a tutt’oggi nelle mani di Hamas.
Cresce infatti l’odio del mondo arabo che si unisce in un grido di protesta contro l’Occidente, dimentico però dell’orrore seminato da Hamas sul territorio israeliano in quel maledetto 7 ottobre.
Intanto a Gaza tanti, troppi innocenti chiedono solo di vivere.
#IrmaSaracino