Cenerentola

Secondo appuntamento del Taranto Opera Festival domani sera al Teatro Orfeo di Taranto. Sulla scena, la Cenerentola di Rossini

Tra sogno e realtà, domani sera, sul palco del Teatro Orfeo di #Taranto, la Cenerentola di #Rossini sarà il secondo appuntamento con la #lirica nell’ambito della stagione invernale del Taranto Opera Festival. Un’opera giocosa che, grazie alla genialità musicalmente innovativa del suo autore, richiede un notevole impegno sia strumentale che canoro.

Un progetto ambizioso, dunque, che rinnova l’usuale appuntamento con il pubblico tarantino, sempre più partecipe alla grande musica.

Cenerentola, ovvero il trionfo del bene

Che la perenne antitesi tra bene e male, tra personaggi negativi e personaggi positivi, abbia caratterizzato un po’ tutta la produzione favolistica é un dato ben noto.

E il trionfo finale del bene ( o meglio della virtù) rappresenta dunque un valore aggiunto, che sublima i valori etici nella sua perenne vittoria Ma in Cenerentola indubbiamente il lettore, il pubblico, specie quello femminile, riesce ad immedesimarsi , regalandosi il sogno. Appunto la fiaba.

Nata dalla fantasia di Charles Perrault, Cenerentola é forse tra i personaggi più amati delle fiabe e un po’ in tutte noi c’é il desiderio di trovare quel principe che sembra non appartenere ai nostri tempi.

Oltre il sogno c’é di più

Saranno stati forse il carattere onirico di questa romantica fiaba oppure i risvolti etici di essa ad ispirare un compositore del calibro di Giacchino #Rossini, ma la sua Cenerentola, dopo l’insuccesso della sua prima rappresentazione (1817), ancora oggi miete consensi ed incanta le platee.

Composta in sole tre settimane su libretto di Jacopo Ferretti, Angiolina, ovvero Cenerentola, si presenta sulla scena della Roma del ‘700. Una scena che raffigura il degrado di una società corrotta, in cui si muove grottescamente una nobiltà decadente e scialacquante. E in questo contesto storico, dominato dal buonismo censorio del vaglio pontificio, si scorge il disagio degli ultimi, dei poveri.

Rossini si discosta dunque dai toni mielosi dell’onirico per raffigurare anche la realtà. E il lieto fine non é solo la vittoria personale della protagonista, ma la vittoria di una categoria sociale troppo provata dalla povertà.

Gli interpreti

Tornerà a dirigere l’orchestra del Taranto Opera Festival il bravo Lorenzo Bizarri, mentre, ancora una volta, la regia sarà affidata a Vivien Hewitt che ha convinto tutti con il suo Rigoletto.

Si rinnoverà, inoltre, l’appuntamento con il coro dei Tarenti Cantores diretti da Tiziana Spagnoletta e daranno vita ai protagonisti del dramma il tenore Federico Buttazzo, che vestirà i panni di Don Ramiro.

A dare voce al personaggio di Dandini sarà il baritono David Costa Garcia, mentre le due sciocche sorelle, Clorinda e Tisbe, saranno rispettivamente il soprano Claire Patti Chade e Francesca Romana Iorio. Valerio Pagano sarà Don Magnifico

E, per finire, i due personaggi chiave della vicenda: Angiolina che avrà la voce del mezzosoprano Giada Frasconi; e Alidoro ( il deus ex machina di questa storia) interpretato da Rui Xiao.

L’attesa

Tutto é pronto dunque per immergerci nella straordinaria musica di Rossini e per vivere un sogno.

Una manciata di ore, poi il sipario si alzerà sulle scene di Damiano Pastoressa e i riflettori illumineranno la storia eterna di un vero amore.

#IrmaSaracino