Personaggio di spicco del teatro sofocleo, Antigone é l’eroina di una società del passato, ma anche simbolo del riscatto identitario della donna
Lo spessore e il significato di un personaggio come Antigone, protagoniata assoluta di una delle più belle tragedie di Sofocle, é ancora attuale. E, anzi, s’inserisce perfettamente in un contesto di contemporaneità in cui la donna, nelle diverse società, rivendica la propria identità e si impegna in una lotta impari contro regimi totalitari, che la sviliscono, relegandola ad un ruolo marginale.
E, di fronte al dilagare dei femminicidi, cerca il riscatto anche nelle società occidentali, specie in quella italiana. Società in cui permangono culture patriarcali che portano l’uomo, ormai detronizzato, alla ribellione. All’omicidio.
Il ruolo e i messaggi della tragedia greca
Che la tragedia greca svolgesse un ruolo significativo, estremamente divulgativo, talvolta politico, come nel teatro di Eschilo, é un dato acquisito. Come del resto é ben noto che i suoi personaggi, i suoi eroi, siano avulsi dal tempo ed anzi stigmatizzino tipi o rappresentanti di categorie sociali ancora vivi, presenti nel nostro tessuto sociale.
Ma, per Antigone, come anche per la Medea euripidea, il discorso si carica di significati più ampi. Attuali, densi di una valenza simbolica che induce lo spettatore a riflettere sulla staticità anacronistica di determinati ruoli sociali.
La donna nella Grecia classica
L’essere donna nella Grecia classica era già di per sé una situazione di svantaggio, specie nell’Atene del V sec. infarcita di un maschilismo che rasentava la misoginia. Ed é proprio in virtù di questa considerazione prioritaria che ancor di più sorprende che donne al pari di Antigone divengano protagoniste di una narrazione teatrale. Ma oserei dire del tempo.
Perchè Antigone che sovverte alle leggi imposte dal dispotico re di Tebe, Creonte, rivendicando la sepoltura per il fratello, é la donna dell’Iran che si ribella al velo, pagando spesso con la propria vita.
E’ la donna di oggi che si ribella alle oggettivazioni imposte dal maschio dominatore, pagando anch’essa un prezzo molto alto, quale la morte. E’ la donna che non ha paura di affrontare e combattere leggi ingiuste o ruoli ancorati a standard per lei emarginanti.
La trama
La trama dell’Antigone sofoclea, rapppresentata alle grandi dionisiache nel 442, ovviamente riflette la realtà di un’epoca molto remota, Ma si carica di significati per la forza di questa donna che, pur essendo figlia del matrimonio incestuoso tra Edipo e la madre Giocasta, ha in sé dei valori familiari che la inducono ad anteporre il tòfos, ovvero la sepoltura del fratello, ai dictat di Creonte.
Pagherà con la vita questa sua ribellione e morirà suicida nella grotta che il re di Tebe aveva scelto come prigione per lei.
E in questa prigione di una società spesso indifferente alle istanze dell’individuo, specie se donna, il prezzo da pagare per ogni ribellione é ancora molto alto.
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