Arrestato per spionaggio in Germania dipendente di un parlamentare tedesco dell’Europarlamento. Siamo in clima di spy story
Una Spy Story in piena regola quella che ha portato alla ribalta delle cronache l’attività di spionaggio di Jian G., di nazionalità tedesca, dal 2019 dipendente di un eurodeputato tedesco!
Un’attività di spionaggio intensa che, negli anni, avrebbe fornito alla Cina rilevanti e segrete informazioni sui negoziati e sulle attività del Parlamento europeo.
Sospetti e indagini
La notizia, data dai pubblici ministeri tedeschi con rispetto della privacy delle persone interessate, é rimbalzata sui quotidiani tedeschi con immediatezza, arricchendosi di ulteriori dettagli.
La rivista Der Spiegel, unitamente all’emittente tedesca ARD, ha infatti rivelato il nome del datore di lavoro del sospettato. Trattasi di Maximilian Krah, esponente di spicco dell’estrema destra Alternativa per la Germania, attualmente principale candidato di quel partito alle prossime elezioni europee. Un vero tsunami dunque, sia per il partito che per il candidato!
Preoccupazioni e perplessità
A una prima lettura delle dichiarazioni rilasciate da Nancy Faeser, ministro degli interni tedesco, la situazione sembra avere un certo peso. Le accuse di spionaggio infatti sono “estremamente gravi”, come affermato dal ministro. Ma si teme che possa esservi stato spionaggio dall’interno del Parlamento europeo per conto dell’intelligence cinese.
Poi Faeser ha messo in rilievo le responsabilità dell’eurodeputato nell’aver assunto un simile membro del suo personale. E, da ultimo, ha evidenziato la necessità di fare chiarezza e di accertare se vi siano altre persone coinvolte.
Dalla Cina con amore?
Che la Cina svolga un’intensa attività di spionaggio nei confronti dell’UE e degli Stati Uniti, é ben noto ed appartiene ormai a un copione, denso di colpi di scena, degno della migliore cinematografia del settore. Ma simili notizie destano comunque un certo allarmismo e mettono in luce le ‘falle‘ delle altre intelligences.
L’arresto di Jian G. infatti, segue a ruota quello di altri tre tedeschi sospettati di spionaggio a favore della Cina. Un bilancio preoccupante.
E, come se non bastasse, dal Regno Unito arriva, da parte dei pubblici ministeri britannici, la notizia dell’arresto di un ex ricercatore, dipendente del parlamento britannico. Anche lui spia insospettata e insospettabile della Cina.
Insomma una panorama poco esaltante, denso di intrighi che, se entusiasma gli amanti delle spy stories, crea un clima di tensione e di sospetto. Che la Cina controlli anche l’Italia? Auguriamoci di no.
#IrmaSaracino