• Gio. Set 19th, 2024

Trump, ‘tutta colpa di Biden ed Harris’

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Queste le infuocate parole di Donald Trump, dopo essere sfuggito a un ipotetico attentato, il secondo a distanza di due mesi

All’indomani del supposto attentato contro di lui, rispettando un copione a noi ben noto, Trump ha pronunciato in diretta su X un discorso dai toni a dir poco roventi. E, ancora una volta, ha fatto leva su una evidente predestinazione divina della sua elezione a presidente degli Stati Uniti.

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La mission di Trump

Dio vuole che io sia il presidente degli Stati Uniti!! ” ha infatti sostenuto il tycoon, rivolgendosi alla nazione. Poi ha accusato Joe Biden e Kamala Harris di essere responsabili di questo odio nei suoi confronti. “Quello che mi é successo é colpa della retorica dei miei avversari”, ( politici ovviamente) rei, a suo dire, di averlo definito un pericolo per la democrazia.

Tutti uniti contro la sinistra

Ad appena 50 giorni dalle elezioni, prosegue questa campagna elettorale, densa di colpi di scena e di apostrofi poco esaltanti. E l’istrionico Donald, unitamente ai suoi adepti, tra i quali spicca il grintoso Vance, prosegue imperterrito in questa sua linea di propaganda elettorale, volta a colpevolizzare perennemente la sinistra. Insomma un vero e proprio clima da caccia alle streghe!

E’ la sinistra ad aver alimentato “odio, abusi, violenza”, ha sostenuto il tycoon e, dopo questa invettiva da grande inquisitore, ha deprecato la politica favorevole all’immigrazione dei suoi avversari politici. Dio salvi dunque i cani e i gatti dagli immigrati! verrebbe da esclamare alla luce delle recenti affermazioni di Trump.

Storia di un attentato non verificatosi

Se a luglio il volto insanguinato dell’ex presidente destò una notevole eco nell’opinione pubblica mondiale, facendo convergere verso di lui un’ampia fascia dell’elettorato statunitense, questa volta la reazione appare più tiepida e l’incertezza domina la scena.

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Scene dal primo attentato

Certo il successo ottenuto dalla Harris nel dibattito televisivo gioca un ruolo fondamentale, ma ancora sono tante le incertezze degli americani e, soprattutto, tanti i problemi da risolvere.

Nel frattempo s’indaga sulla personalità e sulle reali intenzioni di Ryan Wesley Routh, il 58enne presunto attentatore di Trump che, a quanto sembra, sarebbe rimasto appostato ben 12 ore.

Ovviamente emergono particolari sulle sue posizioni politiche e sulla sua vita, ma la ricostruzione delle sue reali intenzioni appare ancora tutta da accertare, qualora ciò sia possibile.

#IrmaSaracino

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