• Gio. Set 19th, 2024

Guardia Perticara, il paese che racconta la storia

Guardia PerticaraPhoto di Bruno Matacchieri

Ancora una perla preziosa dello scrigno dei tesori della Basilcata. Guardia Perticara ci racconta la sua storia tra le sue vie e le sue case di pietra

Camminare per le vie di Guardia Perticara é come perdersi nella storia. Tutto ci parla del suo passato infatti,.Tutto é pacificamente adagiato in un tempo molto remoto che si racconta nel silenzio ovattato della valle d’Agri, al confine con la provincia di Matera.

Porta d’ingresso al paese- by Bruno Matacchieri

A 750 mt di altitudine, nella provincia di Potenza, annoverato ufficialmente tra i borghi più belli d’Italia, il paese si presenta con la pietra delle sue case, con le sue chiese, ma anche con la sua necropoli, databile tra il IX e il V sec. a.C.

Ci parla degli Enotri, suoi antichi abitanti, dei loro usi, dei loro costumi e di quella spiritualità, ammantata di religiosità, che aprono squarci su una quotidianità tanto lontana da noi. E il racconto continua col fascino della storia e della scoperta.

Il profumo della storia

Ci sembra così di percorre la strada del tempo, perdendoci nei profumi della storia e nella bellezza di questo borgo illuminato da un’aura di magia.

E, nella sua quieta magica, ci accoglie con i fiori che danno colore ai balconi di quelle case quasi sovrapposte, lungo le vie, nelle piazzette che danno ristoro ai percorsi in salita.

Guardia Perticara
La fontana del ristoro

Osservando stupiti ciò che ci circonda giungiamo a una fontana che é una delizia per lo sguardo e le parole si smorzano in un sospiro di fronte a tanta cura e a tanta bellezza.

Poi, ci perdiamo nella bellezza.

La storia

Come già rilevato e, sulla base delle scoperte acheologiche, il primo insediamento in loco risalirebbe addirittura all’età del Bronzo. Un insediamento poi sviluppatosi grazie alla sua posizione e alla fertilità dei territori circostanti.

Incerta l’origine del nome del paese che, secondo il Racioppi, deriverebbe da Castrum Perticarii.

Di certo si sa che, in età longobarda, il borgo era un latefundus diviso in pertiche, corti o predii, dati ai coloni. Ma non mancarono successivamente le influenze greco-ortodosse, risalenti al sec. X per la presenza di alcuni asceti che fondarono monasteri e ordini.

Scorcio del borgo- by Bruno Matacchieri

Nello stesso secolo però l’arrivo dei Saraceni fu devastante. Il borgo venne raso al suolo e solo in età medievale rinacque, ma solo in un documento del 14 maggio 1306, ad opera del re Carlo D’Angiò, comparve per la prima volta il nome di Guardia Perticara.

Il feudo nei secoli fu annesso alla proprietà di diversi signori delle aree limitrofe, sino a giungere alla famiglia degli Spinelli. Solo nel 1806, a seguito dell’eversione feudale, raggiunse una sua autonomia.

Ma la natura sa essere crudele e alcuni terremoti, fino a quello del 1980 furono devastanti. Il paese fu completamente distrutto.

La rinascita

Grazie all’intelligenza e alla ferrea volontà degli amministratori dell’epoca il borgo risorse nella sua struttura originale: quella medievale. Furono coinvolti esperti del settore che seppero ricostruire, secondo il piano urbanistico medievale, l’intero paese.

E oggi, i 519 abitanti di questo borgo vivono tra i fiori, le case in pietra, le corti di questo borgo, che é meta di molti turisti, inspirando i profumi del passato, tra il verde incontaminato della sua vallata, nella pace di un tempo che non ha limiti.

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