Alba

Poco prima dell’alba di oggi il cielo della periferia meridionale di Beirut si é acceso per gli intensi raid aerei israeliani

Sono stati più di 20 gli attacchi aerei israeliani che questa mattina, poco prima dell’alba, hanno sinistramente illuminato il cielo di Beirut. ‘Un attacco senza precedenti’, queste le parole dei giornalisti di tutto il mondo e della popolazione inerme che ha assistito a questa massiccia operazione di guerra di Israele.

beiru1-1 Alba di fuoco su Beirut
La devastazione dopo i raid

Attacchi mirati ( almeno secondo l’usuale pseudo giustificazione israeliana) a ‘estirpare il male‘, che, tradotto in un lessico meno delirante, starebbe a significare la ferrea volontà dello Stato ebraico di colpire il centro di comando di Hezbollah.

Obiettivo principale? Uccidere il leader di questo movimento sostenuto dall’Iran : Hassan Nasrallah. Un’impresa ardua, se non impossibile a detta di un ben informato testimone( ovviamente anonimo), perché il leder non sarebbe raggiungibile!

Le parole, il delirio di Netanyahu

C’era da aspettarselo! Qualcuno potrebbe osservare dopo l’attesissimo e delirante discorso di Netanyahu all’Onu. Un discorso che ha assunto i toni quasi biblici della lotta di Israele contro il male.

Pervaso anche dalla delirante convinzione di rappresentare il bene, Netanyahu, ha avuto parole sprezzanti nei confronti dell’Onu, definendolo Palude antisemita. Ma ciò che maggiormente ha stupito i presenti é stata la sua ferrea volonta di andare avanti in questa guerra che miete vittime tra i civili.

Viene da chiedersi se il Dio ebraico accetti lo spargimento di sangue e le migliaia di vittime innocenti di una guerra che non ha nulla di umano. Sempre che si possa parlare di umanità in un conflitto!

beiru2 Alba di fuoco su Beirut
Netanyahu mostra la piantina del bene

Troppi morti

Tra le macerie e la distruzione generale, intanto, cresce l’odio, mentre emergono i corpicini dei bambini devastati da questa mission israeliana.

La popolazione libanese fugge. cercando una salvezza che appare lontana, alla luce della devastazione di Gaza

Il Medio Oriente s’infiamma di fronte a questa escalation di violenza. E, se ancora rimane il ricordo di quel maledetto 7 ottobre e il disprezzo per la brutalità di Hamas, di fronte alla sconsiderata reazione di Israele si rimane attoniti.

Netanyahu e il suo governo di estrema destra appaiono sempre più decisi ad andare fino in fondo, a raggiungere i loro obiettivi. E il prezzo da pagare?, si chiede il mondo. La risposta ce la darà la Storia.

#IrmaSaracino