Considerata uno dei luoghi più spettrali e infestati al mondo, la foresta di Hoia Baciu, in Romania, é ancora un enigma per i fenomeni che in essa si verificano
Nei pressi di Cluj Napoca, in Transilvania, su una superficie di circa 250 ettari si estende uno dei luoghi più misteriosi al mondo.: la foresta di Hoia Baciu. Altrimenti detta foresta del diavolo o, in misura più soft, il Triangolo delle Bermuda della Transilvania.
Eh sì, perché, a dirla tutta, oltre alla singolarità della sua vegetazione, sembra che strani fenomeni paranormali ( Ufo compresi), si verifichino da tempo immemorabile al suo interno, tanto da attrarre l’attenzione di studiosi di Fisica e scienziati che hanno cercato di analizzarne in maniera razionale le cause.
Ma, fino ad ora, non si é approdato a nessuna spiegazione concreta, se non a ipotesi.
La Transilvania
Che la Transilvania, terra un tempo abitata dai fieri Daci, sia , anche per il suo aspetto, culla di leggende, di storie intrise di verità e fantasia, é ben noto. E il suo fascino, accresciuto indubbiamente dalla leggenda del conte Dracula, l’impalatore, eroe del luogo, colpisce il visitatore, sollecitato da una natura impervia e selvaggia alle fantasie più estreme.
Ed é proprio qui che si estende una foresta capace di attirare gli amanti del brivido, ma anche i turisti in cerca di emozioni. Hoia Baciu infatti continua ad essere luogo degno di esplorazioni da parte di gruppi e ricercatori del paranormale.
La Foresta
Indubbiamente, ald di là delle tante narrazioni horror che circondano questo luogo, la foresta di Hoia Baciu colpisce per la forma dei suoi alberi.
Tutti secolari, tutti stranamente ricurvi, quasi in forma circolare e con tronchi giovani. Un enigma!
Ma il mistero s’infittisce, man mano che ci si addentra al suo interno. Qui infatti si trova un’ampia radura, sempre di forma circolare, completamente priva di vegetazione. E qui, chi osi avventurarsi, sembra che, oltre a una sensazione di disagio, riporti strane ustioni, di vario grado.
Il fenomeno ci é tastimoniato anche dal biologo Alexander Sift. Questi, giunto nella radura circolare per analizzare il fenomeno dell’infertilità di quel tratto ha riportato ustioni e, nei giorni successivi, febbre alta per circa 2 settimane.
Da bravo studioso é ritornato in quell’area per cercare una spiegazione scientifica ed ha scoperto un elevato tasso di radioattività.
Secondo la sua ipotesi dunque l’uranio, presente in massiccia quantità nel sottosuolo, potrebbe essere responsabile delle cheratosi. Ma questa é comunque un’ipotesi.
Le leggende popolari
La foresta che, sulla base dei rinvenimenti archeologici, sembra essere stata un’area sacra sin dal Paleolitico, si ammanta di horror con una narrazione singolare.
In un tempo molto remoto un pastore, di nome Baciu, con le sue 200 pecore, entrato nella foresta, sarebbe scomparso, unitamennte al suo gregge. E da lui la Foresta avrebbe preso il nome di Hoia Baciu.
Ma le storie di sparizioni sono tante, come quella di una bambina che, smarritasi nella foresta, sarebbe tornata dopo 5 anni con gli stessi abiti e lo stesso identico aspetto del momento della sua scomparsa.
Vere o no che siano, queste storie hanno un comune denominatore: la sconfitta del tempo. E, in virtù di ciò, molti studiosi del soprannaturale ipotizzano che proprio nella radura circolare vi sia un portale del tempo che introduca in una dimensione parallela.
Suggerimenti
Il fascino di questo luogo é indubbiamente indiscutibile e sollecita la curiosità anche di noi scettici, ma é meglio non correre rischi. Anche in nome della scienza!
Irma Saracino