Una serata fuori del comune, ieri sera, in cui i ricordi si sono alternati alle emozioni musicali a un anno dalla scomparsa di Alessandro Pacifico
Momenti ricchi di emozione, frammenti di vita e squarci di dolore ieri sera, presso l’hotel Salina di Talsano. Momenti scanditi dal Belcanto e dalla musica dedicati ad Alessandro Pacifico, morto prematuramente lo scorso anno per una grave malattia. Una serata-evento, voluta dall’Associazione Musicale Arturo Toscanini e dall’Associazione Artava di Taranto, in cui la vita ha prevalso sulla morte e i ricordi sono stati lembi di quotidianità intensa e di gioia, nonché di profondo coinvolgimento emotivo.
Toccanti le testimonianze dei medici che hanno accompagnato, negli anni, il percorso di Alessandro. Un percorso segnato dalla sofferenza, ma anche da una forza interiore tale da stupire gli stessi dottori.
Una forza che si é espressa sempre con quella gioia di vivere che dovrebbe accompagnare ciascuno di noi. Una gioia che questa umanità allo sbando sembra dimenticare, preda di una società che omologa e cancella i valori della solidarietà.
Ed é proprio in nome di questa solidarietà che il ricavato della serata é stato devoluto all’Unicef, rappresentata ieri sera dalla dott.ssa Anna Rano, presidente provinciale dell’ONLUS.
I ricordi, le parole del fratello
‘Alessandro amava la vita’ -ci racconta il fratello con malcelata commozione- ‘ e, sin da piccolo, scherzava, rideva, esorcizzava la malattia‘
Una malattia che già all’età di 8 anni lo aveva costretto a quelle cure mediche che poi lo avrebbero accompagnato sino alla fine. ‘Eppure in lui, anche se legato ad una sedia a rotelle, non c’era mai l’ombra della tristezza-testimonia ai nostri microfoni il fratello- e il sorriso era la luce dei suoi giorni‘
Una luce che ieri sera ha illuminato tutti noi, facendoci capire che anche la morte può insegnarci a vivere.
I protagonisti della serata
La presenza di questo giovane, dunque, era palpabile, tra le luci di un Natale ormai alle porte, tra i ricordi di quanti lo hanno amato o di quanti lo hanno conosciuto, imparando ad amarlo, ma era anche in quelle note, colorate di grande intensità, che hanno reso la serata unica.
Era nel canto corale, mirabilmente diretto dal maestro Panico, che ha scandito momenti di grande spessore emotivo, ma anche di gioia natalizia. Era nella voce del conduttore, Armando Blasi, che ha saputo gestire il suo ruolo in maniera impeccabile.
Ma, soprattutto, era nella voce di Lorena Zaccaria, un soprano che con la sua vocalità ieri ha saputo dare colore anche al buio del dolore.
Una lezione di vita
Se la morte spaventa e sembra chiudere perversamente un ciclo, per sempre, in realtà può insegnarci a capire e a dare un significato alla vita.
E ieri sera, la musica, i ricordi, la solidarietà ci hanno reso più ricchi, più vivi, umanamente più veri.
Irma Saracino