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Arriva l’ultimatum di Trump ad Hamas, ‘Entro sabato, alle 12, liberi tutti gli ostaggi o sarà l’inferno’

Traballa sempre di più la fragile tregua a Gaza, specie dopo la decisione di Hamas di non liberare altri ostaggi israeliani sabato prossimo. Una reazione alla violazioni da parte di Israele della tregua, riferisce Hamas. E non si fa attendere la reazione dell’imperatore Trump che scaglia un ultimatum ad Hamas non certo rassicurante. ‘ Liberate tutti gli ostaggi entro le 12 di sabato o sarà l’inferno’

Trump, da pacificatore biblico a gladiatore

Messe da parte le citazioni bibliche e, soprattutto, le vesti di supremo pacificatore, il tycoon si rivolge ad Hamas col cipiglio di un gladiatore, ( come dimenticare la famosa frase: a un mio segnale, scatenate l’inferno!)

gaza-princ Ultimatum di Trump, 'Liberi ostaggi o l'inferno'
L’inferno di Gaza

Ma il magico Donald dimentica forse che non siamo al cinema e che le minacce non si addicono a colui che agli occhi del mondo dovrebbe avere un ruolo, quantomeno, di mediatore per una soluzione della crisi mediorientale.

Che il neoeletto presidente Usa non abbia una propensione per la diplomazia é ben noto. E lo ha dimostrato ampliamente in questo suo grande ritorno con una serie di affermazioni e di provvedimenti che stanno mettendo in crisi non solo l’economia mondiale, ma anche i precari rapporti col mondo mediorientale. E non solo.

Il suo piano per Gaza, infatti, non ha certo favorito i già difficili rapporti con Hamas, né tanto meno con tutti gli altri Paesi. Tranne, ovviamente, Israele, al quale, comunque, il presidente ha lasciato il libero arbitrio di prendere una decisione in merito ad un eventuale ‘inferno’

I sogni immobiliari del presidente

Il tycoon non dimentica di essere, innanzitutto, un uomo d’affari, ma gli equilibri internazionali necessitano anche di mediazioni diplomatiche e compromessi politici che il sommo pacificatore evidentemente ignora.

Il suo sogno di prendere il controllo di Gaza, ( previa deportazione dei palestinesi in Giordania e in Egitto) e di trasformarla nella Riviera del Medio Oriente appare più come una farneticazione che viola i diritti di autodeterminazione dei popoli. E rischia di scatenare conseguenze terribili.

A una lettura di queste affermazioni risulta evidente che l’amato Donald sembra ripercorre i sentieri del passato. Quando la follia di alcuni imperatori, quali Caligola, sonvolgeva tutti.

Ma, malgrado la ciclicità della Storia, i tempi sono cambiati e i deliri di innipotenza possono essere pericolosi.

Al momento, però Trump rischia di far cadere l’America nell’isolazionismo più totale, perché il coro delle proteste alle sue decisioni, come la condanna della Corte Penale dell’Aja,( condanna approvata dalla nostra sofferta Italia), é stato unanime.

Quale sarà l’epilogo? Non ci resta che osservare, con notevole apprensione, l’evolversi degli eventi.

Irma Saracino

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