da GazaFoto tratta da video di TG2000

Rotta la tregua con Hamas, Israele scatena l’inferno promesso. Da Gaza solo immagini di devastazione e di desolazione, da Gerusalemme la rabbia di migliaia di israeliani

La desolazione é dipinta sui volti dei palestinesi di Gaza, costretti a un nuovo esodo, con quel che rimane dei loro ricordi. In cerca di vita. Una vita che é negata a donne, a bambini, colpevoli solo di essere nati in quello che un tempo era un paradiso. Oggi trasformato in inferno. Il fuoco dei raid aerei israeliani riprende a colorare di rosso le notti della striscia, mentre in Israele s’infiamma la protesta contro Netanyahu e suoi ministri. Da Gaza a Gerusalemme un coro unanime, una voce unica. Basta!

Un bilancio terribile

Sono circa 1000 i morti tra i palestinesi in sole 48 ore e le immagini raccontano tutta la crudeltà di una guerra a cui nessuno crede più, neanche in Israele.

L’inferno promesso da Netanyahu é lì, tra quelle macerie, tra quei corpicini avvolti da lenzuola macchiate di sangue.

Il pugno di ferro del leader israeliano, indubbiamente rinvigorito dall’appoggio incondizionato del presidente statunitense, Trump, si agita minaccioso, incurante degli appelli dell’Onu. Incurante della condanna della Corte Penale Internazionale.

Netanyahu ignora persino le sorti degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, ormai seriamente a rischio e, nel suo delirio di onnipotenza, circondato nuovamente dai suoi ministri di estrema destra, va avanti nel suo progetto di morte e di sterminio.

Tutto, pur di conservare il suo potere. Tutto, pur di avere la meglio su quella giustizia che, all’interno di Israele, lo accusa di corruzione.

Immagini del passato

Le parole, i commenti non servono di fronte a questo delirio e il silenzio accompagna la visione dell’orrore, mentre tornano i volti, le immagini del passato. Un passato scritto sul libro della storia col sangue

Volti di imperatori, re, dittatori di ineguagliabile crudeltà, capaci di tutto pur di appagare le proprie ambizioni. Incuranti del destino, delle sorti di migliaia di innocenti.

Volti impressi nella memoria collettiva, accumunati da un unico denominatore: il potere. Ma il potere é effimero, fragile, caduco e la morte é sempre in agguato, pronta a colpire.

Gaza é ora un cumulo di macerie e di disperazione, ma tutto può cambiare. Intanto a Gerusalemme in migliaia chiedono la fine dei bombardamenti e la restituzione dei propri familiari, vittime di un odio radicato ormai da anni.

Quale sarà l’epilogo?

Irma Saracino

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