Si colora di giallo la misteriosa scomparsa delle uova in America, dove l’aviaria ha seminato morte tra le galline ovaiole. Sono in corso indagini
Una crisi alimentare senza precedenti é in corso nell’America di Trump, per intenderci quella dei dazi! Una crisi che mette a dura prova le abitudini alimentari degli statunitensi. Sono scomparse le…uova. Gli scaffali dei supermercati sono tragicamente vuoti proprio lì dove non molto tempo fa troneggiavano le invitanti uova. Delizia per i palati esigenti degli americani. Quali le cause? Che cosa c’é dietro? Può l’epidemia di aviaria, che ha colpito le povere galline ovaiole statunitensi, essere la sola causa di questa tragica scomparsa? Un mistero che assume i contorni del giallo.
Ovviamente, é stata aperta un’indagine.
Una strage senza precedenti
L’emergenza uova é ormai l’amara realtà degli Stati Uniti. L’epidemia di influenza aviaria ha falcidiato gli allevamenti americani, con il conseguente aumento dei prezzi, schizzati alle stelle.

Si pensi che una confezione da 12 uova è arrivata a costare ben otto dollari. Un colpo duro per le risorse economiche dell’americano medio, grande consumatore di questa delizia per il palato.
E proprio in virtù di questa impellenza, invero drammatica, la grande America di Trump ha chiesto aiuto all’Europa. Sì proprio quell’Europa, colpevole ( a detta di Trump) di aver sfruttato gli Usa per decenni. Quell’Europa che, dal 2 aprile prossimo, dovrà pagare dazi del 25% sui prodotti esportati negli States.
Ma la drammaticità del momento ha indotto l’amministrazione del magico Donald a volgere lo sguardo verso il Vecchio Continente in cerca di un sostegno immediato per superare questa fase critica. Una fase resa ancor più critica dall’approssimarsi della Pasqua.
Quali le risposte?
Purtroppo negative. Dalla Danimarca alla Finlandia, Dalla Francia all’Italia tutti hanno dichiarato l’impossibilità di venire in soccorso della grande America, perché colpiti anch’essi, in termini di vittime tra polli e galline, dall’influenza aviaria.
Solo la Turchia ha risposto positivamente a questo accorato appello, inviando ben 15.000 tonnellate di uova negli States già a febbraio. Un export che divrebbe proseguire fino a luglio 2025.
Ma, alla luce del consumo medio giornaliero della popolazione statunitense, appare evidente come sia necessario rivolgersi anche ad altri mercati.
Nel frattempo, però, si ricorre al mercato nero! Sì, a quel contrabbando che ha sempre lucrato nei tempi difficili sulle esigenze delle persone.
Al confine con il Messico, infatti, sembra che questa attività, incentrata questa volta sulle uova, sia attiva già da ottobre.
Conclusioni
Un momento difficile dunque per l’America di Trump, sommo pacificatore mondiale, ma anche re dei dazi, a cui di certo non mancheranno le ormai preziose omelette.
Che dire, però, della gente comune? Ma a tutto c’é una soluzione. Infatti sono state avviate tempestivamente le indagini su questo giallo
Irma Saracino